L'articolo "In Italia torna di moda il nucleare?" di Michele Perotti su lavoce.info va in coppia con il Dataroom di Milena Gabanelli "Nucleare: 4,3 miliardi di euro «rubati» sulla bolletta elettrica in oltre 20 anni". Sic!
Come si legge sul sito dell'Arpa il comprensorio nucleare di Saluggia (VC) è situato sulla sponda sinistra del fiume Dora Baltea ed è l'unico in Italia che contiene rifiuti liquidi derivanti dall’esercizio pregresso. Nella zona – caratterizzata da un’alta vulnerabilità dell’acquifero superficiale e soggetta ad un forte rischio di inondazione – a partire dal 1996 è stata rilevata contaminazione in alcuni campioni di suolo e in un pozzo di cascina. Successivamente, a partire dal 2006, è stata rilevata nella falda acquifera superficiale una contaminazione diffusa. Tutto questo è ben noto e nessuno ha fatto un bel niente in 20 anni nonostante pure il nostro Nobel Rubbia abbia già allertato chi di dovere che una possibile inondazione potrebbe contaminare un'area sterminata.
Poi ci accorgiamo che le inondazioni ci sono davvero grazie al fatidico cambiamento climatico!? Nessuno ha colpa: la guerra non era prevedibile e giustifica il ritorno al futuro parte seconda, contro la volontà espressa dai cittadini in un referendum, e se le scorie finiscono nei fiumi, che ci possiamo fare? sarà colpa del clima (ma non era un disastro annunciato pure questo!?). Questa classe politica deve sparire!! non è possibile assistere ad una tale spregiudicatezza senza fiatare e non è necessario essere un premio Nobel per capirlo.